La scorsa settimana, martedì 18 ottobre, il team 12Steps è stato occupato in una prova sul terreno che ha visto protagonista Orio, il nostro robot autonomo dedicato alle coltivazioni di orticole in pieno campo. Ma non si è trattato di una prova qualsiasi: ospite del consorzio Terrepadane e dell’azienda agricola Del Fanti, Orio si è cimentato per la prima volta con l’aglio, una coltivazione mai affrontata prima. Ed è successo che… Continua a leggere per scoprirlo, ma prima guarda Orio in azione:
Un robot agricolo autonomo e intelligente che lavora in autonomia
La curiosità era tanta: come biasimare i presenti, del resto, ansiosi di vedere in movimento il futuristico Orio che gira per i campi in completa autonomia?
È una vista inusuale per chi è abituato al solo trattore. Ma anche per chi si trova ogni giorno a scontrarsi con il problema del difficile reperimento di manodopera specializzata; una realtà ben conosciuta dai coltivatori di orticole in pieno campo, che diventa ancora più critica quando si entra nel terreno del biologico – o comunque del residuo tendente a zero.
Proprio per questo motivo abbiamo voluto mettere Orio alla prova su una coltivazione biologica di aglio. Gli obiettivi erano i seguenti:
- Verificare la sua adattabilità alla coltivazione di aglio, che ha le sue peculiarità
- Dimostrare la sua efficacia nell’aiutare le aziende a ridurre l’impiego di sostanze chimice
- Fornire la prova effettiva della sua capacità di sostituire trattore e manodopera in un sol colpo
Orio si è dimostrato all’altezza della situazione. Muovendosi in autonomia lungo le file della coltivazione – Orio è autonomo al 100%, per quanto sempre collegato e monitorabile tramite smartphone e computer – ha fatto quel che è nato per fare, splendidamente: ha diserbato meccanicamente tra le file effettuando un lavoro corretto e preciso.
Arrivato in fondo al campo, Orio gira e si posiziona sulla fila successiva, sempre in completa autonomia e grazie all’ausilio del suo sofisticato sistema di navigazione GPS e dei sensori di cui è dotato. Il lavoro in campo è invece possibile grazie alla fotocamera RGB tramite cui Orio individua la coltura e si assicura di lavorare sulle infestanti e non su di essa.
La soluzione che permette di superare la carenza di manodopera
Il lavoro che attualmente viene svolto da un trattore a guida automatica e da una squadra di circa 10 persone che rimuove manualmente quello che il trattore ha lasciato indietro, può essere quindi svolto da un unico robot. Che inoltre permette all’agricoltore di portare avanti la sua attività in maniera sostenibile, effettuando un diserbo al 100% meccanico, senza l’ausilio di diserbanti chimici.
Orio apre nuove prospettive per gli agricoltori con almeno 20/30 Ha di superficie coltivata. Lavora a un ritmo di 4/5 Ha ogni 8 ore – la durata di un ciclo di carica delle sue batterie – e può lavorare anche in condizioni di scarsa visibilità; quando le batterie si esauriscono è sufficiente sostituirle con un pacco carico e Orio può portare avanti il suo lavoro, mentre l’agricoltre si dedica ad altro. E risparmia tempo e risorse preziose, che non vengono spese per l’impiego di manodopera specializzata – che come ben sappiamo è anche difficoltosa da trovare.
Quale futuro per Orio? Le novità in arrivo
La tecnologia è in continua evoluzione e anche il reparto Ricerca&Sviluppo di 12Steps non sta fermo a guardare: le novità in arrivo per Orio sono tante e “succose”. Orio, che attualmente è dotato di una barra porta-attrezzi centrale e una posteriore a cui si può agganciare una vasta gamma di attrezzi, è già in grado di seminare in completa autonomia e sarà presto capace di lavorare sulla fila, effettuando un diserbo ultra-preciso attorno alla coltura.
Già da oggi, comunque, Orio può cambiare faccia all’attività di un’azienda agricola, come la prova effettuata con Terrepadane dimostra. Scopri tutte le caratteristiche tecniche di Orio e configura la versione più adatta alle tue esigenze: riceverai un preventivo personalizzato in 48 ore.